Speciale Overland - Le strade dell'Islam: Kazakistan e Uzbekistan
Adesso in tv: Documentario
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Speciale Overland - Le strade dell'Islam: Kazakistan e Uzbekistan
19/07/2017 - La terza puntata di Speciale Overland, in onda su Rai1 mercoledì 19 luglio, tocca il Kazakistan e offre la possibilità di viaggiare in fuoristrada. Le belle strade russe sono un ricordo. La steppa e gli abitanti, quasi tutti dediti alla pastorizia e all'allevamento di bestiame, offrono uno scenario completamente nuovo e, anche se atteso, un po' sorprendente. La frontiera con la Russia, separa non solo i due Stati, ma due etnie differenti che manifestano massimamente nella religione i principali ideali di riferimento nella loro esistenza.
La mezzaluna alta sulle cupolette dei santuari sancisce che si è entrati nel mondo islamico. Questo mondo proseguirà fino in Turchia e anche parzialmente nei Balcani. Le trivelle che pompano il grezzo ricordano che il Kazakistan è uno dei più grandi produttori petrolio al mondo, una ricchezza che avvantaggia l'elite aumentando l'enorme disparità con le classi sociali minori. Un allevamento di cammelli incuriosisce la carovana che oltre alle dovute coccole ai piccoli cammelli nati da pochi giorni, scopre che il latte di cammella è ottimo e nutriente. L'offerta di un pranzo seduti a terra, senza posate, nella casa di una famiglia locale riporta indietro nel tempo, alle origini nomadi di questa ospitale popolazione che dopo secoli di migrazioni, si è resa sedentaria, mantenendo tutti gli usi e i costumi degli avi.
Lasciata la steppa Kazaka, si passa in Uzbekistan e il primo incontro con il disastro ambientale del prosciugamento del lago Aral è la dimostrazione che quando l'uomo desidera soggiogare la natura e i suoi ritmi, alla lunga perde. Dagli anni 1960, il lago è ridotto al 10% dell'originale superficie. Le barche dei pescatori adagiate su un letto di sabbia e sale sono la testimonianza lampante di quanto successo. Si entra nel vivo della cultura locale scoprendo come vengono costruite le yurte e passando una notte nelle grandi tende dei nomadi, dove si gusta la cena rigorosamente seduti sul pavimento, accompagnati da musica tradizionale. Una splendida serata, interrotta da un'infausta tempesta di sabbia!
La spedizione prosegue verso Khiva, un gioiello di città fortificata che fu al centro del Grande Gioco creatosi in centro Asia tra la Russia degli Zar e l'Impero Britannico, che aveva già occupato l'India via mare. Un insieme di strategie, complotti e inganni per conquistare il Centro Asia senza mai lottare l'uno contro l'altro, ma mettendo contro Persiani, Afghani, Turchi, e i vari Kanati di Khiva, Bukhara, Samarcanda e Tashkent. Il percorso tocca la città di Khiva, perfettamente ricostruita nella sua parte storica. Dopo qualche contrattempo burocratico la carovana riprende la strada per Bukhara, Samarcanda e poi Afghanistan, nella prossima puntata.
(comunicato Rai)
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