Per assicurare una navigazione ottimale e altri servizi, questo sito è predisposto per consentire l'uso di Cookies. Continuando si accettano i Cookies secondo l'informativa. Accetto

Info Programma


Wild Italy: i giganti del Mediterraneo (documentario)

Il Mar Mediterraneo impiega circa 70 anni per un rinnovo completo delle sue acque, sopporta il 20 per cento del traffico petrolifero mondiale, sulle sue sponde vivono 500 milioni di esseri umani. Qui sono nate alcune fra le più importanti civiltà del Mondo Antico. La sua temperatura è in continua crescita e i suoi equilibri sono in rapida e radicale trasformazione, eppure, ancora oggi il mar Mediterraneo è una delle ecoregioni più importanti del Mondo per la conservazione della biodiversità.

A raccontare gli ambienti naturali, la fauna e la flora dei circa 8000 chilometri di coste italiane in questo mare è la terza stagione della serie Wild Italy, ciclo di sei documentari in onda a partire da lunedì 1 luglio su Rai5.

Questa volta il tema è rappresentato dal mare e dalle coste italiane con le loro decine di isole, che costituiscono un ricco archivio di bellezze naturali, di fatti insoliti e curiosi, di fenomeni impressionanti che comprendono i più attivi vulcani del Mediterraneo e i più grandi animali mai vissuti sulla Terra.

Protagonista del primo episodio è il capodoglio, il più grande predatore del Pianeta. Si incrocia nelle acque al largo della Liguria e per procurarsi il cibo si immerge fino a duemila metri di profondità. Nel cosiddetto Santuario Marino del Tirreno settentrionale, i moderni cacciatori di balene ne registrano i segnali e annotano la presenza di un incredibile numero di grandi mammiferi marini. Fra questi il secondo animale più grande del mondo, la balenottera, venti metri di lunghezza e cento tonnellate di peso, e poi stenelle e misteriosi grampi.

Ma anche in questo mare limpido e profondo qualcosa sta cambiando: banchi di meduse proliferano in acqua sempre più calde che gli uomini continuano a solcare con colossali petroliere e a sfruttare in modo selvaggio, sempre più spesso consapevoli, dei rischi di un disastro ambientale.

(dalla redazione Rai)

prossime programmazioni