Per assicurare una navigazione ottimale e altri servizi, questo sito è predisposto per consentire l'uso di Cookies. Continuando si accettano i Cookies secondo l'informativa. | Accetto |
Ho sposato uno sbirro, è un poliziesco familiare, sempre in bilico tra la commedia e il giallo, dove il caso della puntata crea sempre un cortocircuito tra le indagini e la quotidianità della coppia. Questo perché i protagonisti, il commissario Diego Santamaria (Flavio Insinna) e l'ispettore Stella Morini (Christiane Filangieri), quando sono in ufficio portano con loro i problemi domestici, quando sono a casa portano con loro le indagini, mentre pedinano un indiziato, discutono dell'album di nozze e mentre stanno a casa, sul divano a guardare Maigret, fanno ipotesi sul caso.
Ed è nel giallo e nel modo in cui entrambi affrontano il caso a cui stanno lavorando che emerge la dinamica di coppia. Visioni e competenze diverse che, inizialmente, portano anche ad ipotesi opposte, a scontri, ma che alla fine convergono in una pista comune e nella risoluzione del giallo. Un matrimonio lampo dopo pochi mesi di fidanzamento, Commissario lui e Ispettore lei, marito e moglie, gomito a gomito nelle indagini e nella vita. Due contro il crimine. Tutti casa e lavoro. Tra un carrello e un surgelato parlano dell'ultimo caso. Tra un appostamento e l'altro discutono dell'arredamento di casa.
Peccato che abbiano un caso ancora più importante da risolvere: il loro matrimonio. I due, infatti, devono superare una serie di ostacoli: una differenza di classe che spesso li pone in contrasto, due suocere invadenti che li mettono sempre sotto esame, e soprattutto una ex fidanzata che fa la P.M. nel loro stesso distretto.
(dalla redazione Rai)