LA PENISOLA SORRENTINA RAITRE

La Penisola Sorrentina, prossime programmazioni

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2024
  • Documentario | La Penisola Sorrentina
    In onda il 26/06/2024 dalle 16:15 alle 17:15

  • La Penisola Sorrentina (documentario)

    Ai viaggiatori del Gran Tour o agli scrittori dell’Ottocento prima dell’urbanizzazione iniziata nel secondo dopoguerra doveva sembrare un quadro impressionista, con i suoi borghi dai colori vivaci, la luce che si riflette sulle scogliere e gli agrumeti che punteggiano di giallo e di arancione lo sfondo tra Castellamare di Stabia e Punta Campanella: è La Penisola Sorrentina, raccontata nel documentario in onda giovedì 27 giugno su Rai3.

    Non è un caso che il pittore Pierre Auguste Renoir abbia proprio scelto di soggiornare a Sorrento e si sia appassionato ai giardini e i paesaggi sublimi della costiera. Come Renoir, innumerevoli protagonisti della cultura internazionale hanno sostato in questa terra. Da Charles Dickens a Leon Tolstoj, a Erick Ibsen e tanti altri che contribuirono con le loro testimonianze a creare nell’immaginario collettivo il mito di Sorrento e della sua costiera, un luogo dell’anima, di pace e di bellezza.

    Oggi molto è cambiato. Sorrento e gli altri centri della penisola sono invasi dai turisti, eppure la costiera continua a incantare i visitatori, non solo per le sue bellezze naturali, ma anche per le innumerevoli storie che la riguardano e che continuano ad alimentarne il mito. Come la presenza, negli anni Venti, del tenore Enrico Caruso, il cui ricordo riecheggia ancora nella suite dell’hotel che lo ospitò durante i suoi ultimi giorni di vita e dove, nell’estate del 1980, Lucio Dalla compose il brano Caruso, rendendo quella terrazza sul Golfo di Sorrento famosa in tutto il mondo.

    Ci sono poi le storie legate al cinema, che nella penisola ha trovato la perfetta ambientazione per numerosissimi film. Primo fra tutti lo storico Pane amore e… diretto da Dino Risi nel 1955, con Vittorio De Sica e Sophia Loren, non ancora al culmine della fama. Il film fu girato a Sorrento, nel borgo di pescatori di Marina Grande, dove c’è ancora qualcuno come Gaetano Di Leva, oggi ultraottantenne, che ricorda l’entusiasmo e la partecipazione della popolazione per le riprese del film e per la presenza di così tanti divi del cinema.

    Infine, le tante storie legate al mare, perché la penisola sorrentina ha un’anima sfaccettata: non solo il legame con la terra e l’agrumicultura, ma anche l’eroica tradizione della Marineria. A spiegare quest’aspetto è Raffaele Esposito, ex allievo dell’Istituto Nautico di Piano di Sorrento. La Penisola Sorrentina è stata da sempre terra di marinai, ammiragli e maestri d’ascia. Uno dei pochi rimasti è Michele Cafiero. Un mestiere duro, dove l’artigianato si avvicina all’arte, come nel caso di Pasquale Famiani, uno degli ultimi intarsiatori rimasti. L’intarsio, d’altra parte, è stata una delle altre importanti anime della Penisola Sorrentina.

    Il viaggio si conclude a Castellamare di Stabia tra i racconti di Peppiniello, il simpatico timoniere dei fratelli Abbagnale, campioni olimpici del canottaggio, e di Carlo De Donno, cugino del geniale drammaturgo stabiese Annibale Ruccello, morto giovanissimo ad appena trent’anni, dopo aver creato commedie e personaggi indimenticabili.

    (dalla redazione Rai)

    Documentario adesso in tv

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