Spoleto 2019. Le crisi e le speranze (documentario)
Adesso in tv: Documentario
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Spoleto 2019. Le crisi e le speranze (documentario)
Rai Cultura racconta il Festival dei Due Mondi di Spoleto, vetrina mondiale sull’Opera, la Danza, il Teatro, con il documentario di Bruna Bertani Spoleto 2019. Le crisi e le speranze”, in onda in prima tv sabato 27 luglio su Rai5. Incontri con autori, realizzatori ed interpreti, approfondiscono il senso delle creazioni presentate all’edizione 2019 del Festival, in programma dal 28 giugno al 14 luglio nella città umbra con la direzione artistica di Giorgio Ferrara, e accompagnano la narrazione di momenti di prove e di spettacolo che Rai5 riprende cercando di fare il punto sull’edizione di quest’anno.
Di crisi si parla in molte delle produzioni presentate al Festival. E con sensibilità diversa gli artisti le colgono e rispondono con la speranza che è matrice della stessa creazione artistica. Ci sono crisi di crescita e relazionali in Proserpine di Mary Shelley (regia di Giorgio Ferrara e musica di Silvia Colasanti) che attraversa il mito classico con sguardo attento all'universo femminile e alla relazione madre figlia tra Proserpina e Cerere, al tema dell'abbandono e alla ciclicità di vita e morte in tutte le esperienze umane.
Di crisi nel rapporto tra uomo e ambiente parlano le ballate di Vinicio Capossela, menestrello del neo medioevo che è il nostro tempo, davanti al quale lui invoca il recupero del messaggio francescano di armonia, e invita alla salvezza di tutti insieme e del pianeta, senza esclusioni. Le crisi che affrontano le donne, invece, sono al centro degli incontri di Paola Severini Melograni con il pubblico. La crisi di una società indifferente al prossimo, preludio all'ascesa del Nazismo, è quella stigmatizzata dalla Ballata della Zerlina di Hermann Broch, interpretata da Adriana Asti, con la regia di Lucinda Childs.
Crisi dell'acqua sul pianeta è uno dei temi della virtuosa Orchestra di Medellin presente a Spoleto in gemellaggio con il Festival di musica di Cartagena. Crisi dell'accoglienza e della tolleranza è quella di cui parla Esodo di Emma Dante, con la sua rilettura del mito di Edipo che cerca rifugio per sé e la sua gente lì, nello spazio scenico, l'unico ove pietà e accoglienza non sono negati a nessuno.
Crisi dell'accoglienza e della convivenza sono anche quelle raccontate dalla musica di Naomi Berrill, violoncellista e cantante irlandese che ci parla di migrazioni di suoni e di popoli. Crisi della memoria e elogio dell'oblio come responsabile discernimento tra cosa dimenticare e cosa ricordare, è il tema dell'incontro tra Paolo Mieli e il pubblico a Spoleto. Crisi terribile e devastante quella della Repubblica di Weimar e delle sue creazioni spazzate via dal Nazismo, che il grande progetto Bauhaus a cento anni dalla sua nascita, pone alla nostra attenzione proponendo due preziose ricostruzioni, il Balletto Triadico di Schlemmer e Quadri di un'esposizione di Kandinskij.
E per finire, crisi e ancora crisi di libertà e di civiltà, quella raccontata da Berlin Cabaret, regia di Stephan Druet, interprete Marisa Berenson, che ci regala la suggestiva immagine di questo, all'epoca, ultimo spazio di libertà, il cabaret, ove tutto si poteva dire e tutti erano accolti.
(dalla redazione Rai)
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