Apprendisti Stregoni: Francesco Montanari (intrattenimento)
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Apprendisti Stregoni: Francesco Montanari (intrattenimento)
Francesco Montanari torna all’Accademia d’Arte Drammatica Silvio d’Amico di Roma dove si è diplomato nel 2006, per ripercorrere il suo percorso di attore nel nuovo appuntamento della serie inedita Apprendisti Stregoni, firmata da Felice Cappa con la regia di Marco Odetto, in onda sabato 13 agosto su Rai5.
Accolto dal Direttore Daniela Bortignoni, l’attore 34enne incontra gli allievi del 1° anno del corso per attori e registi e si confronta con loro, quasi da pari a pari. Ricorda con ironia i primi tempi dell’apprendistato artistico in Accademia, tra fervore ed insicurezze giovanili, e ripercorre le tappe della sua carriera, ancora breve per ovvi motivi anagrafici ma ricca di traguardi importanti.
L’esordio assoluto davanti alla macchina da presa avviene nel 2008, poco dopo la conclusione dell’Accademia, nel ruolo del Libanese nella fortunatissima serie tv Romanzo Criminale. Questa interpretazione gli regala un enorme successo ma mette per un periodo in stallo la sua carriera. Identificato fortemente con il personaggio a cui presta voce e volto, fatica ad essere considerato per altri ruoli.
Gli viene però in soccorso il teatro, dove nel 2010 interpreta Killer Joe del Premio Pulitzer Tracy Letts, con la regia di Massimiliano Farau, riprendendo così a pieno ritmo l’attività scenica, che si protrae nel presente, con diverse produzioni, dalla drammaturgia contemporanea ai classici, con Shakespeare e Cecov in testa.
Parallelamente Montanari si mette alla prova con la radio, le web serie, il cinema e ancora con la tv. Nel 2018 è il protagonista della serie evento Il Cacciatore, che gli vale il premio come migliore attore a Canneseries, la prima edizione del Festival Internazionale delle Serie Tv.
Montanari racconta ai ragazzi il suo lavoro sui personaggi, dà loro consigli su come prepararsi ai provini, li incoraggia a non mollare nonostante le difficoltà e sottolinea il carattere concreto del mestiere dell’attore, che necessariamente deve porsi su un piano altro rispetto alla torre d’avorio intellettualistica in cui tanti si rifugiano.
La narrazione è arricchita da immagini delle Teche Rai che forniscono una panoramica sul percorso artistico dell’attore e da frammenti dell’attività didattica che coinvolge ogni giorno gli allievi all’Accademia d’Arte Drammatica Silvio d’Amico, nella sede romana di via Bellini.
(dalla redazione Rai)
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