Il ricordo di Sandro Ciotti con 'Un uomo solo al microfono'
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Il ricordo di Sandro Ciotti con 'Un uomo solo al microfono'
17/06/2014 - Un uomo solo al microfono di Alessandro Chiappetta in onda mercoledì 18 giugno. «Quella che ho faticosamente cercato di concludere è stata la mia ultima radiocronaca. Un grazie a tutti gli ascoltatori, mi mancheranno». Così, il 12 maggio 1996, Sandro Ciotti chiude la sua ultima radiocronaca. Un addio sobrio che arriva dopo oltre 2.400 radiocronache di partite di calcio, 40 Festival di Sanremo, 14 Olimpiadi, 15 Giri d’Italia, 9 Tour de France. Un personaggio che ha fatto la storia della radio italiana, ben oltre il suo ruolo di giornalista sportivo.
Musicista, paroliere, radiocronista, Sandro Ciotti è stato una delle voci più celebri dello sport italiano, ma fu la musica il suo primo amore. Con Lello Bersani in Ciak, una delle prime rubriche radiofoniche della Rai, le interviste a Domenico Modugno, Federico Fellini, Mina, Gino Paoli e Luigi Tenco di cui Ciotti era buon amico e tra i testimoni della notte in cui il cantautore morì, mettendo subito in dubbio la tesi del suicidio.
Ma il nome di Ciotti è indissolubilmente legato a Tutto il calcio minuto per minuto, il programma che ha cambiato volto al racconto del calcio in Italia facendo del campionato un romanzo popolare e riscrivendo la sacralità delle domeniche degli italiani. Tutto il calcio minuto per minuto attraversa mezzo secolo di storia italiana e alimenta la mitologia legata alla radio, lanciando quella generazione di cronisti formatasi con la gavetta dei Giochi Olimpici di Roma del 1960 e finendo per essere teatro di aneddoti e leggende: da «Clamoroso al Cibali» ai battibecchi di Ciotti con il collega e 'rivale' Enrico Ameri.
(dalla redazione Rai)
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