Fuori luogo: l'arcipelago toscano
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Fuori luogo: l'arcipelago toscano
07/08/2016 - Nuovo appuntamento con Fuori luogo, in onda lunedì 8 agosto su Rai1. Il geologo e divulgatore Mario Tozzi farà un viaggio nell’Arcipelago Toscano, da un punto di osservazione privilegiato per vedere da vicino tutte le ricchezze, le potenzialità, ma anche i problemi delle nostre coste. Insomma, un modo per capire quale sarà il futuro del nostro mare.
La prima tappa del viaggio sarà Piombino (LI), una città costiera che ha legato il suo destino all'industrializzazione pesante e che è stata un simbolo perfetto della modernità, almeno finché il suo altoforno è rimasto acceso. Ora, a due anni dalla chiusura della sua acciaieria, su cosa potrà puntare questa città per il suo futuro?
Da Piombino si raggiungerà poi l’Isola d’Elba, detta un tempo l'isola del ferro e del fuoco, un immenso giacimento ferroso, sfruttato a partire dai tempi degli etruschi e fino al secolo scorso da tutta la siderurgia italiana. Lì, grazie a un esperimento realizzato in piazza, si potrà capire perché la massiccia presenza di minerali ferrosi ha caratterizzato con colori rossastri gran parte delle coste elbane e per spiegarlo faremo sanguinare un pezzo di ferro.
Ma oggi cosa rimane delle miniere dell'Isola d'Elba? Guidati dalle testimonianze degli ex minatori, sarà ripercorsa la storia dell'attività mineraria, che ha rappresentato l'economia e l'identità dell'isola almeno fino agli anni '60 e si scenderà fino a 24 metri sotto terra per vedere come sono oggi le vecchie miniere di ematite e magnetite.
Terminata l'epoca dello sfruttamento minerario, l’Isola d'Elba ha colto al balzo l'opportunità di sfruttare il turismo balneare e ormai il turismo è la chiave di volta dell’economia di tutto l'arcipelago. Ma proprio per questo il rischio principale è quello di costruire troppe case e infrastrutture, per giunta nei luoghi sbagliati. È così che si continua ad aggravare il dissesto idrogeologico del territorio, grazie allo schema si traccerà su un vetrino prospettico, attraverso il quale si leggerà chiaramente lo stato del paesaggio dell'isola.
La drammatica alluvione che ha sommerso la località di Marina di Campo, sull'Isola d'Elba, nel 2011 è un esempio di come lo sfruttamento turistico dell’isola vada sicuramente ripensato in altri modi. Per questo, forse, la svolta più significativa per queste isole, il vero passaggio alla modernità, è stata la creazione del Parco il Nazionale dell’Arcipelago Toscano, istituito nel 1996 per impedire danni ancora più drammatici all’ecosistema e per preservare i luoghi ancora miracolosamente intatti, come l'isola di Pianosa.Ma l’impatto con modernità continua a minacciare l’Arcipelago Toscano esattamente come tutte le coste italiane. Il turismo di massa, l'inquinamento, e il traffico navale mettono in serio pericolo anche i mammiferi che vivono del Santuario dei cetacei, una superficie marina protetta che comprende anche l’Arcipelago Toscano e nella quale in estate si concentrano capodogli, tursiopi, stenelle.
Da Pianosa, si arriverà a Livorno, per un esperimento in piazza: per capire come si propagano i suoni sott’acqua e quale stress possono causare ai cetacei, analizzeremo l'effetto di una musica techno e delle sue onde sonore su un fluido fatto di acqua e amido di mais.
Infine, nel porto di Livorno insieme al Direttore Marittimo della Toscana Vincenzo Di Marco si capirà se e come è possibile raggiungere un equilibrio tra l'intensa attività di uno dei porti più trafficati del Mediterraneo e l'imprescindibile necessità di salvaguardare l'ambiente marino.(comunicato Rai)
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