TV7: i racconti della settimana
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TV7: i racconti della settimana
19/10/2017 - Per la prima volta le telecamere italiane documentano la pulizia etnica perpetrata contro il popolo Rohingya, la più grave crisi umanitaria degli ultimi anni secondo l’ONU. Tv7 di venerdì 20 ottobre su Rai1, racconta dal Bangladesh, nei campi profughi, dove almeno 500 mila persone disperate sono arrivate in fuga dalle violenze e dalla persecuzione in Myanmar. E ora sono senza casa, senza una speranza, pieni di paura.
Si prosegue con le storie di chi non può permettersi visite private e quindi smette di curarsi. C’è chi non va più dal dentista, chi salta le mammografie e chi risparmia anche sui farmaci salvavita. Sono più di 12 milioni gli italiani che rinunciano o rinviano visite mediche e prestazioni sanitarie per motivi economici. Le liste di attesa nel servizio pubblico sono sempre più lunghe.
Mentre la politica social continua a dominare il dibattito pubblico, uno dei leader più tweettati della rete, Matteo Renzi, sale su un intercity per incontrare il suo popolo. Inaugurando, così, una nuova grammatica dell’ascolto che prova a compensare i vuoti lasciati dalla rete dove si parla molto e si ascolta poco.
Dagli affari di casa nostra a quelli del Giappone dove arrivano le elezioni anticipate. È un momento molto difficile per il paese col timore della minaccia nucleare nordcoreana. Reportage di Tv7 tra la gente che vive temendo le mosse di Kim Jong-un e i lanci dei suoi missili balistici. C’è chi ricorre ai rifugi antiatomici mentre, davanti alle spiagge dove in mare aperto sono caduti i missili, si addestrano i caccia dell’aviazione giapponese.
Si torna a parlare della rete e del grido collettivo diventato virale dopo gli attacchi ad Asia Argento, seguiti alla sua denuncia per le molestie subite da Weinstein. Un hashtag, #quellavoltache, che in poco tempo si è trasformato nel racconto collettivo di migliaia di soprusi. Un grido di protesta che diventa globale e oltrepassa i confini dell'Italia, contro un sistema sessista in cui molti uomini abusano del loro potere per ottenere prestazioni sessuali.
Si passa all’iperconnessione digitale. Cosa fare con i nostri figli? Quali rischi e quali opportunità? Alcuni istituti americani mettono in guardia: farli crescere con lo smartphone e la connessione sempre attiva fino ai sei (per qualcuno 14) anni è pericoloso per il loro sviluppo psicologico. Eppure i nati dopo il 2010 scalzeranno i Millennials in un batter d'occhio e vivranno una competizione spaventosa con i coetanei cinesi e americani costantemente iperconnessi.
Non mancherà il ricordo di uno dei giornalisti più conosciuti della televisione italiana scomparso 35 anni fa, Beppe Viola. Competenza, ironia, garbo, rispetto per il mestiere e per il servizio pubblico, amore per la scrittura, per il giornalismo e per lo sport. Era questo e molto altro.
Si chiude con la musica. Stefano Bollani: a tutto tondo uno degli artisti più versatili e sorprendenti del nostro panorama culturale. Musica, tv, radio, teatro, libri, ora vorrebbe fare anche cinema e intanto continua a sorprendere con il suo modo di giocare, sul serio, con la musica di ogni genere.(comunicato Rai)
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