Ulisse: la foresta tropicale
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Ulisse: la foresta tropicale
15/05/2015 - Alberto Angela nella puntata di Ulisse - Il piacere della scoperta di sabato 16 maggio ci accompagnerà in un insolito viaggio lungo quella fascia del nostro pianeta detta 'foresta tropicale' che va dal Tropico del Cancro a quello del Capricorno, ed è l’anello verde che comprende l’Equatore. Più comunemente chiamata 'giungla'. Si tratta dell’8% delle terre emerse del nostro pianeta ed è il nostro polmone. Uno degli ambienti più ricchi di vita. È stato calcolato che su una superficie di pochi kmq di foresta dell’America centrale si possono trovare 125 specie di mammiferi, 400 specie di uccelli, 100 di rettili, 60 di anfibi e quasi 40000 specie di insetti. La loro è una vita di adattamento all’oscurità e alla mancanza di cibo, soprattutto di proteine. Tra di essi ci sono animali leggendari come le tarantole, che possono arrivare a 12 cm di lunghezza, l’anaconda che può raggiungere gli 8 metri e il boa constrictor che arriva a 2 metri e mezzo.
La giungla, trionfo della natura, è un habitat complesso per la vita e sorprendentemente ostile per l’uomo. Eppure nelle foreste sono nate grandi civiltà del passato, come quella Khmer in Indocina, e quelle Maya e Azteca in America centrale. Si visiteranno con Alberto Angela alcuni delle spettacolari testimonianze del passaggio di queste civiltà. L’età della colonizzazione ha dato inizio alla conquista della foresta. Sono state realizzate grandi opere come il Canale di Panama e la Transamazzonica.
Ad Ulisse si vedrà come oggi le tribù della foresta, indios e pigmei ad esempio, combattono una lotta per la sopravvivenza, al pari di molte specie animali, per procurarsi il cibo, ripararsi dai predatori più feroci e difendersi dalla deforestazione: l’abbattimento di alberi colossali per alimentare l’industria del legname di pregio, l’espansione delle colture di frutta, palme da olio e di altre essenze di impiego industriale, per produrre biocarburanti e foraggio per il bestiame, rischiano di essere fatali per le ultime foreste tropicali con i loro abitanti.
Infine, il tema della rilevanza ambientale: è stato calcolato che ogni ora e mezzo l’estensione dell’area delle foreste nel mondo diminuisce di 2,2 chilometri quadrati, l’equivalente di circa 270 campi da calcio. Il nostro futuro, non solo quello della giungla, dipende dalla nostra capacità di conservare gli equilibri ecologici e la varietà della vita in tutte le sue forme, una vera e propria assicurazione per garantire le generazioni che verranno.
(comunicato Rai)
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