Picasso e Dalì. L'arte come spettacolo
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Picasso e Dalì. L'arte come spettacolo
14/07/2014 - Geni e provocatori, personalità estroverse e narcisiste. Hanno in comune la terra natia, la Spagna, e il gusto dello scandalo e dello spettacolo. Completamente diverso, invece, il loro rapporto con la politica. Si tratta di Pablo Picasso e di Salvador Dalì, i due protagonisti della puntata de Gli archivi del '900 in onda lunedì 14 luglio. Allo scoccare del secolo, nel 1900, Picasso ha diciotto anni e lascia Barcellona per trasferirsi a Parigi attratto dalla vita da bohème tipica degli artisti di Montmatre. Nei suoi quadri la notte francese è il cosiddetto 'periodo blu'. Ma presto dipingerà acrobati e saltimbanchi e il colore dominante sarà il rosa. Poi, con il quadro Bordel d’Avignon, dà inizio alla la rivoluzione cubista che si imporrà negli anni Venti in ogni ambito, dall'oggettistica, alla grafica, all'architettura.
Quando il cubismo sembra diventato di moda emerge un altro movimento dissacrante e innovativo, il surrealismo. Il suo maggior interprete è Salvador Dalì, che arriva a Parigi nel 1924, ma continuerà per tutta la vita a tornare in Costa Brava. Gli orologi molli sono protagonisti di quello che è forse il suo dipinto più famoso: La persistenza della memoria. In questo periodo conosce Gala, moglie del poeta Paul Eluard: si sposeranno dopo pochi anni e rimarranno insieme tutta la vita. Al contrario Picasso avrà mogli, amanti, figli legittimi e illegittimi. Uno dei suoi quadri più famosi è del 1937, Guernica, un atto di denuncia del devastante bombardamento subito dalla città durante la Guerra di Spagna. Inizia ora l'impegno civile di Picasso. Invece Dalì allo scoppio della Seconda guerra Mondiale parte per New York. Sarà per questo molto criticato. Il poeta André Breton ricava dal suo nome un esplicito anagramma: "Salvador Dalí = Avida Dollars", per intendere che l’unico ideale che guida l'artista catalano è la bramosia di denaro. Nel 1949 il Movimento Mondiale dei Partigiani della Pace organizza un Congresso a Parigi e chiede a Picasso di disegnare il simbolo del pacifismo: una colomba. Nella puntata gli interventi di Paolo Mieli.
(dalla redazione Rai)
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