Report: gli spesati e altre storie
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Report: gli spesati e altre storie
22/04/2016 - Tre inchieste per l’appuntamento di domenica 24 aprile su Rai3 con Report, in compagnia di Milena Gabanelli.
Nel primo, Gli spesati, Emanuele Bellano racconta di carburante auto per uso privato, pranzi in giorni festivi e scommesse sportive. Tutte spese effettuate da Norberto Achille, presidente di Ferrovie Nord Milano, il gruppo controllato dalla Regione Lombardia che gestisce il trasporto ferroviario lombardo, e caricate dal presidente sulle casse della società. Di domenica il presidente Achille paga con la carte di credito aziendale 480 euro in un ristorante a Forte dei Marmi. Ma a spese della società va anche in discoteca: 900 euro al Twiga, il locale di Flavio Briatore in Versilia. Le spese vengono raccolte nel rapporto dell'internal audit, l'organo di controllo interno di Ferrovie Nord, stilato da Andrea Franzoso insieme ad altri funzionari incaricati di controllare i conti. Tra le spese anomale individuate dall'audit anche l'acquisto di tre quadri, in totale 17 mila euro, pagati da Ferrovie Nord e regalati all'allora presidente di Regione Lombardia Roberto Formigoni. E non solo: appalti sospetti a una società di Comunione e Liberazione per oltre un milione di euro, consulenze, sponsorizzazioni e favori a compagni di partito e associazioni amiche. Nonostante controllare i conti e denunciare le anomalie sia il suo compito, Franzoso riceve intimidazioni dai vertici della società. Il funzionario non si ferma e denuncia la vicenda in procura. Oggi che fine ha fatto? Il nuovo presidente di Ferrovie Nord Andrea Gibelli, nominato per risollevare l'azienda dopo lo scandalo delle spese anomale, lo trasferisce in un altro ufficio e oggi Franzoso non si occupa più di controlli. Chi è Andrea Gibelli? Era il vice di Formigoni in Regione.
In A caval donato…, invece, Sigfrido Ranucci indaga sui gettoni d’oro: chi li vince i gettoni d’oro si sente baciato dalla fortuna e non gli viene in mente di andarci a guardare dentro. Perché a caval donato di solito non si guarda in bocca. La Rai sborsa ogni anno dai 6 ai 10 milioni di euro in gettoni d’oro che acquista dalla Istituto Poligrafico Zecca dello Stato. Sono i gettoni con cui premia i vincitori dei concorsi a quiz. Il premio in gettoni d’oro è ormai un meccanismo consolidato dal 1955, con la trasmissione Lascia o Raddoppia; i gettoni vengono usati al posto del denaro contante per non violare la legge sul gioco d’azzardo. Ma la Rai si distingue perché è l’unica televisione al mondo a premiare con gettoni d’oro 999,9 che significa che su un chilo ci sono più di 999 grammi di oro: il massimo della purezza. Le altre emittenti televisive, come Mediaset, pagano con gettoni in oro 750. La Rai ha un contratto di fornitura esclusiva con la Zecca dello Stato, la quale conia i gettoni d’oro e li certifica. Ma è davvero tutto oro quello che luccica, anche se proviene dalla Zecca? E soprattutto, da chi compra la Zecca i lingotti d’oro per coniare i gettoni della Rai?
Chiude la serata Targa, mia cara di Giulio Valesini: in Italia la produzione delle targhe auto è affidata in regime di monopolio al Poligrafico dello Stato. L'automobilista le paga oltre 42 euro, mentre nei paesi europei dove il servizio è privatizzato i costi sono molto più bassi. Ma cosa succede se la targa prodotta dallo Stato si rovina? Secondo il codice della strada va sostituita e per il cittadino arriva un'altra beffa perché c'è un conto ancora più salato da pagare.
(comunicato Rai)
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