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  • Informazione | Presadiretta
    In onda il 15/09/2024 dalle 20:35 alle 23:10

  • news Presa Diretta: Sanità differenziata

    13/09/2024 - In Veneto, cliniche super attrezzate e centri di prime cure dove ogni prestazione è solo a pagamento. In Calabria, strutture inadeguate e debito regionale non ancora quantificato. La riforma dell’autonomia differenziata allargherà a dismisura il divario nord-sud? PresaDiretta analizza le contraddizioni della sanità differenziata nella terza puntata della stagione, che sarà preceduta da un viaggio nella disabilità.

    Ad Aspettando PresaDiretta, in onda domenica 15 settembre su Rai3, si parla dell’insufficiente attenzione della politica ai bisogni delle persone con disabilità e dei loro familiari. Una quotidianità fatta di visite mediche, terapie, liste d’attesa, ostacoli burocratici, mancanza di sostegni adeguati, ricorso a specialisti privati. Dalla Liguria alla Lombardia, dal Lazio alla Campania, la cura dei circa 3 milioni di disabili gravi pesa in gran parte sulle spalle delle famiglie. E in Italia i caregiver familiari non hanno diritto a contributi, ferie, malattia. In trasmissione le loro storie e le proteste delle associazioni che chiedono maggiori investimenti pubblici.

    In studio con Riccardo Iacona, per analizzare le carenze del paese e la strada da seguire per garantire autonomia e dignità, l’atleta Martina Caironi, vincitrice di tre medaglie d’oro e quattro d’argento ai Giochi paralimpici, e il presidente del Coordinamento nazionale famiglie con disabilità Alessandro Chiarini.

    PresaDiretta si occupa invece di Sanità differenziata. Mentre il Governo prepara la manovra finanziaria, sul territorio si comincia a fare i conti con l’autonomia differenziata. PresaDiretta ha raccolto le voci del sì e quelle del no a una riforma che per chi l’ha scritta sarà a costo zero mentre secondo gli esperti del Mezzogiorno d’Italia come lo Svimez serviranno 80 miliardi per azzerare il divario nord-sud.

    E ancora, un viaggio nella sanità calabrese nelle strutture di Polistena, Palmi, Locri e Cosenza, tra presìdi inadeguati e progetti di nuovi ospedali, carenza di operatori sanitari, bilanci delle aziende sanitarie mai presentati e un debito non ancora quantificato. E poi in Veneto, dove la spesa sanitaria privata è tra le più alte d’Italia. A Treviso si entra in cliniche all’avanguardia e Centri prime cure, dove tutte le prestazioni sono rigorosamente a pagamento. Ma si dà visibilità anche al Coordinamento Veneto sanità pubblica con i suoi centri di assistenza per abbattere le liste d’attesa.

    Obiettivo, infine, sulla Francia, un Paese che, nonostante la crescita del debito pubblico nel 2024, ha scelto di aumentare all’8,7% del Pil i finanziamenti per la sanità. Strutture e attrezzature più moderne; aumento dei salari di medici e infermieri.

    (comunicato Rai)


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