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Le leggi fondamentali della stupiditŕ umana (intrattenimento)

Un’opera quasi intelligente, liberamente tratta dal libro di Carlo M. Cipolla: è Le leggi fondamentali della stupidità umana, commissionata dal Teatro del Maggio Musicale Fiorentino al compositore Vittorio Montalti, in onda sabato 13 luglio su Rai5. Il libretto è stato scritto da Giuliano Compagno, mentre la regia è di Giancarlo Cauteruccio. Sul podio, a dirigere il ContempoArtEnsamble, c’è Fabio Maestri.

L’opera è suddivisa in cinque quadri, tanti quante sono le leggi, suddivisi a loro volta in cinque scene interne, di cui una strumentale e le altre vocali, nelle quali agiscono le quattro voci dei personaggi/non personaggi che si destreggiano tra canto intonato e declamazione, l’Intelligente (il soprano Ljuba Bergamelli), il Bandito (il contralto Victoria Massey), lo Stupido (il tenore Manuel Amati) e lo Sprovveduto (il basso Oliver Pürckhauer) a cui si aggiunge la voce fuori campo del regista Giancarlo Cauteruccio.

La parte strumentale è affidata a un ensemble di tredici strumenti (archi, legni, ottoni, toy piano e percussioni, tra cui spicca un set di padelle), e alla sempre presente elettronica, elemento insostituibile nella produzione di Montalti.

L’allestimento vede protagonista una città scheletrica, agitata da luci e immagini, sovraccarica di segni lasciati da epoche diverse. Una città senza tempo abitata da una folla disorientata, quasi immobile come instupidita, che ingloba i quattro interpreti, volutamente non definiti personaggi.

(dalla redazione Rai)

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