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La dea dell'amore, Afrodite, apre la tragedia e la dea della caccia, Artemide, la conclude, ma al centro di Ippolito portatore di corona di Euripide (428 A.C.) non stanno gli dei, bensì la passione umana, assoluta, divorante di Fedra per il figliastro, Ippolito. Fedra tace il proprio amore e si consuma.
(dalla redazione Rai)