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 Presa Diretta: un mondo di scarti

20/09/2024 - Ad appena 40 km da Roma, la frigovalley, una distesa di frigoriferi smembrati e abbandonati. Alle porte di Accra, in Ghana, la più grande discarica del mondo di televisori, computer, telefonini. Dall’Italia all’Africa, un viaggio tra i rifiuti elettrici ed elettronici, una potenziale miniera di metalli e materiali preziosi. Intanto il sistema di recupero e l’economia circolare funzionano sempre meno, alimentando illegalità e inquinamento. In Austria invece, lo Stato paga il 50% della riparazione degli oggetti elettronici. Tutto questo a PresaDiretta in Un mondo di scarti, in onda domenica 22 settembre su Rai3.

Ad Aspettando PresaDiretta, il Meridione che perde i suoi migliori cervelli. Reportage tra Piemonte e Basilicata: da un lato università all’avanguardia anche grazie agli iscritti del Sud, dall’altro centri sempre più desertificati. Attenzione concentrata su chi, nel Meridione, non riesce a coniugare aspirazioni di vita e opportunità di lavoro. In un ventennio se ne sono andati più di 900mila under 35.

Riccardo Iacona è andato al Politecnico di Torino, dove i ragazzi del sud vanno a studiare e lì restano. Perché, grazie ad aziende e incubatori di start up, trovare lavoro è facile. E ha percorso le strade svuotate della Basilicata, i paesi con case disabitate e sempre meno scuole, perché insieme ai ragazzi ormai lasciano il sud anche i loro genitori. Ha incontrato professori e studenti dell’università di Potenza, che appena laureati se ne vanno, lasciando la Regione più povera economicamente e culturalmente. Ospiti in studio il direttore generale della Svimez Luca Bianchi e Antonella Ricciardi, laureata alla Bocconi, testimone in prima persona dell’emigrazione lucana.

E poi la puntata Un mondo di scarti, un viaggio che parte dalla Frigovalley, un’area del Comune di Tivoli diventata una distesa sterminata di carcasse di frigoriferi abbandonati da anni. E poi una straordinaria inchiesta tra negozianti, operatori, centri di recupero, ambientalisti che mette in evidenza i troppi buchi della filiera di raccolta e riciclo dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche. Così si buttano via metalli e materiali preziosi, rame, alluminio, argento, oro e terre rare e si favorisce l’aumento dell’illegalità.

Un viaggio che prosegue in Africa ad Accra, la capitale del Ghana dove si trova la più grande discarica di Raee del mondo. PresaDiretta ha raccontato l’inferno delle vite di chi vive di rifiuti elettronici. Uomini che trascorrono le giornate a bruciare televisori, computer e pannelli solari per isolare i metalli preziosi. Donne che trasportano carichi pericolosi e velenosi. Bambini che frugano nelle montagne di rifiuti elettronici per guadagnare qualche soldo. Un’economia del riciclo sommersa e informale che dà lavoro a migliaia di persone, ma anche inquinamento, malattie, degrado, morte.

Inquinamento e malattie con i quali sono costretti a convivere anche i cittadini del crotonese, in attesa da vent’anni della bonifica dell’area ex Pertusola e dell’intero sito ex industriale, una delle zone più inquinate d’Italia. Dove si producevano zinco, acido fosforico, fertilizzanti, oggi c’è una discarica con un milione di tonnellate di rifiuti interrati. E promesse mai mantenute.

Ultima tappa del viaggio Vienna, dove la cultura della riparazione è sostenuta da voucher statali e comunali. Contro le strategie di obsolescenza programmata che ci costringono a buttare i prodotti elettronici al primo guasto, la politica ha scelto di finanziare al 50% il costo della riparazione e così di allungare la vita dei nostri apparati.

(comunicato Rai)


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