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I francesi l’hanno incoronata nuova regina delle note con ben due Victoires de la Musique Classique (equivalenti ai Grammy Award), fra cui quello come migliore artista lirica. Per le sue doti canore è stata paragonata a Natalie Dessay, ma il suo modello è la nostra Mariella Devia, per il suono purissimo della voce e per la straordinaria longevità artistica. Lei è Sabine Devieilhe, soprano rivelazione dell’anno, già corteggiatissimo dai teatri di tutta Europa, che lo scorso aprile ha debuttato a Roma con l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia diretta dal maestro Nicola Luisotti.
Al centro del concerto ceciliano, che Rai Cultura trasmette giovedì 16 gennaio su Rai5, alcune Arie da concerto di Wolfgang Amadeus Mozart (Vorrei spiegarvi, oh Dio; Alcandro, lo confesso; Popoli di Tessaglia), che contengono le altezze più proibitive che si possano trovare nel repertorio per soprano di coloratura. Scritte per la voce di Aloysia Weber, di cui il giovane Mozart s’invaghì prima di sposare la sorella Constanze, appartengono al ricco catalogo di arie isolate – oltre cinquanta, per lo più su testo italiano – che abbraccia tutta la vita del compositore.
Completano il programma due importanti pagine orchestrali, la Sinfonia n. 8 in fa maggiore op. 93 di Ludwig van Beethoven e la Sinfonia n. 7 in do diesis minore op. 131 di Sergej Prokof’ev. Regia televisiva a cura di Francesca Taddeini.
(dalla redazione Rai)