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Danilo Dolci, poeta e scrittore triestino, e la sua rivoluzione culturale che negli anni '50 lo rese famoso in tutto il mondo. Nato il 28 giugno 1924 a Sesana, all'epoca in provincia di Trieste, oggi territorio sloveno, morì a Trappeto il 30 dicembre 1997. Il Gandhi italiano, lo chiamavano così: istigatore alla rivoluzione non violenta, Danilo lottava per la liberazione dalla mafia, contro l'illegalità , contro lo sfruttamento delle terre, lottava per la condivisione del pensiero libero e l'educazione all'ascolto. Ideò lo sciopero al contrario, per il quale fu arrestato e processato. Ebbe molti nemici. Odiava gli eroi.
(dalla redazione Rai)