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Con soli 35mila abitanti, Aosta è il capoluogo meno popolato d’Italia, ma è una meta turistica sempre più apprezzata, grazie anche alle sue strade innevate che hanno fatto da sfondo alla serie del Vicequestore Rocco Schiavone, senza dimenticare il patrimonio archeologico di età romana con lo splendido teatro, le antiche mura romane, l'Arco di Augusto, la Porta Pretoria e altri monumenti che le hanno valso il titolo di Piccola Roma delle Alpi. Una città e un territorio raccontato nel documentario Aosta, una Roma tra le Alpi, in onda domenica 9 marzo in prima visione su Rai5 per Di là dal fiume e tra gli alberi.
La città sorge nella piana attraversata dalla Dora Baltea, il principale fiume della regione, ed è circondata da vette imponenti come la Becca di Nona, il Monte Emilius, la Pointe de Chaligne e la Becca di Viou. Proprio in questa piana, nel 27 a.C. i romani fondarono Augusta Praetoria, un avamposto strategico per l’espansione verso la Germania, come spiega lo storico Aldo Cieli in uno dei luoghi più affascinanti della città , un vero mondo sotterraneo fatto di arcate in travertino e gallerie silenziose, il criptoportico forense, straordinaria testimonianza della presenza romana, così come Porta Pretoria, l’antico ingresso della città . Qui incontriamo Denis Falconieri, scrittore di guide turistiche e viaggiatore di professione, che racconta l’anima più autentica di Aosta, la sua immediata vicinanza alla natura e alle montagne che ne costituiscono l’essenza.
A pochi chilometri dal Monte Bianco, la vetta più alta d’Europa, il celebre alpinista Hervé Barmasse parla dello straordinario legame con suo padre, anche lui scalatore. Insieme, nel 2010, hanno aperto una nuova via sulla montagna di casa, il nobile e temuto Cervino. Poi c’è Stéphanie Praduroux, donna dall’innata simpatia. Non scala le montagne come Hervé, ma le sorvola in deltaplano. E oltre alla passione per il volo, è anche una rinomata direttrice d’orchestra.
E Aosta continua a sorprendere con incontri inaspettati, come quello con Ai, una giovane donna giapponese che ha scelto di vivere in Valle d’Aosta per l’incanto delle sue montagne. E poi Valeria Tron, scrittrice e cantante in patois, con il suo universo poetico e musicale, mentre nella periferia della città c’è Bobo, un artigiano del legno fuori dagli schemi, che si definisce il sarto dei legni esausti.
Il viaggio prosegue, infine, nei dintorni di Aosta, tra Cogne, dove per secoli è stata attiva una storica miniera di magnetite, e il Parco Nazionale del Gran Paradiso, un luogo di pura poesia esplorato insieme a Stéphanie Betà z, guardiaparco e amante delle notti stellate.
(dalla redazione Rai)